Joshua, il bambino che ha sconvolto la scienza.

Alcune settimane fa, Joshua, un bambino di 33 mesi dopo tante cure e di chemio presso l’oncologico pediatrico di San Giovanni Rotondo, ha fatto ritorno a casa sua a Putignano.

I medici gli avevano dato poche speranze di vita forse questione di mesi, i genitori erano in preda a una disperazione nera. Amici e parenti, per il ritorno a casa del piccolo bambino, però per sdrammatizzare gli eventi, hanno organizzato una festa di “benvenuto”.

Un lungo striscione era sospeso sotto casa nel quartiere di San Filippo Neri e una piccola festa con i compagni della scuola materna è stata organizzata presso il Conservatorio S. Maria degli Angeli a cura delladott.ssa Paola Troilo e della maestra Marianna, dove il piccolo ha frequentato la sezione Primavera. Una festa “triste”, sembrava l’ultimo addio a questo sfortunato bambino. I giorni sono passati e la vita quotidiana ha ripreso il suo cammino.

La scorsa settimana il telegiornale di RAI 3, ha dato la notizia che un bambino di Putignano aveva ricevuto una Grazia di guarigione dopo un pellegrinaggio a Medjugorje. “Il bambino che a seguito del tumore non poteva camminare, giunto nel paesino della Bosnia, appena sceso dal pullman ha iniziato a correre con grande meraviglia dei genitori. – racconta il cronista – In seguito sono state eseguiti degli esami clinici che hanno evidenziato una riduzione della massa tumorale da 7,5 cm e 3 cm e la cicatrizzazione delle metastasi alle ossa.” Un caso unico che ha fatto gridare al miracolo. Il bambino che ha ricevuto la “Grazia” dalla Madonna è Joshua De Nicolò, figlio di Manuel (famoso attore della sit com “Family very strong”) e della putignanese Elisabetta de Venere.
La notizia giornalistica ha creato stupore e meraviglia tra tutti i cittadini che erano a conoscenza della “via crucis” di questo piccolo figlio di Dio, anche perché Manuel e Betta non sono dei cattolici praticanti, ma dei “Cristiani fai da te” che fino a ieri hanno seguito per tradizione la fede cristiana.
La famiglia De Nicolò nel suo viaggio a Medjugorje ha conosciuto il famoso giornalista Paolo Brosio ed ha incontrato la veggente Mirjana. Paolo Brosio ha voluto inserire un capitolo sulla storia di Joshua nel suo libro “A un passo dal Baratro” che sarà in vendita nelle edicole il prossimo 17 novembre e che gli introiti saranno devoluti a favore di un orfanotrofio e una casa per anziani del posto.

Paolo Brosio, per testimoniare la sua esperienza di vita, è già stato il 25 ottobre a un raduno di fedeli ad Andria (12 mila presenze). Brosio, è disposto anche a venire a Putignano ospite della famiglia de Nicolò per presentare il suo libro e essere testimone di fede. Per realizzare questo evento si chiederà la collaborazione organizzativa della clinica Giovanni Paolo II di S. P. Piturno che dispone di una ampia sala congressi, del sindaco de Miccolis e dell’associazione Polis dell’avv.ssa Elisabetta Console.

Ma come mai questa famiglia è andata in pellegrinaggio a Medjugorje, santuario mariano poco conosciuto ai “cristiani sbadati”?

“Dopo tante disavventure mediche e preso dalla disperazione avevo pensato di portare Joshua a Lourdes – racconta Manuel al Giornale di Putignano -. L’unico santuario Mariano che conoscevo. Ma un giorno mentre ero a San Giovanni Rotondo, mi recai nella cripta di Padre Pio e in un momento di disperazione gli chiesi a muso duro: “Perché proprio a mio figlio? Dammi un segno per tornare a sperare”.

Dopo l’incontro con Padre Pio tornai all’ospedale e mentre camminavo per il corridoio del reparto si accese un totem di un computer dove mi apparve il viso della Madonna. E’ stato un flash che mi ha turbato. Quando sono entrato in camera ho trovato mia moglie che mi ha raccontato che Joshua non voleva dormire e che grazie a delle canzoni mariane aveva trovato serenità e calma. Ci informammo sulle musiche che avevano fatto riaddormentare nostro figlio.

Erano canzoni dedicate alla Madonna di Medjugurie. Non sapevamo neanche dell’esistenza di un paese chiamato Medjugorie. Ma la Madonna ci chiamava e ci ha dato un altro segno. Tra le riviste sparse nella sala d’attesa dell’ospedale c’era uno speciale di “Oggi” in cui parlava della Madonna che era apparsa a 6 veggenti bosniaci nel 1981 e dei suoi miracoli di guarigione. Dopo aver letto questo articolo abbiamo deciso di partire immediatamente. I medici ci sconsigliavo questo viaggio perché Joshua aveva le piastrine sanguigne molto basse (5.000), ma noi eravamo fortemente decisi. Il giorno che siamo partiti misteriosamente le piastrine di nostro figlio sono arrivate a 160.000.”Ad ascoltare il racconto di Manuel, mi rendo conto che la Madonna di Medjugorje aveva già fatto un altro grande miracolo. Aveva ridato la speranza e la gioia di non essere più soli nella disgrazia a questi due genitori .LA MADONNA PARLA CON MANUEL – Manuel, con fervore cristiano racconta il suo incontro con la Madre di Dio: “Mi viene spesso a trovare e gli parlo. Sono stato pure perseguitato dal demonio. Ma io ho resistito. Pensavo di avere delle allucinazioni ed ho chiesto alla Madonna di farmi vedere un Santo per provare che Lei non era una mia allucinazione. La Madonna mi ha mandato in visione San Michele Arcangelo. Alcuni giorni dopo questa apparizione sono stato chiamato ad uno spettacolo di beneficenza a Foggia. Il sindaco della città nel ringraziarmi della partecipazione gratuita mi ha donato una statua di San Michele. In quel momento ho pensato: Allora è vero!!! La Madonna mi parla e mi consiglia.”

Questi racconti di fede e conversione spesso lasciano increduli anche i fedeli praticanti e a volte si rischia di cadere in eccessi di fanatismo religioso. Manuel non è l’unico che crede di vedere la Madonna o i Santi. Ci sono fedeli che hanno queste stesse visioni, ma per paura di essere presi per pazzi o visionari, tacciono.

Non hai paura che ti prendono per un pazzo con queste storie delle visioni della Madonna?
“No!!! Ne parlo pubblicamente perché la Madonna mi ha chiesto di dare testimonianza delle Grazie che mi ha donato. Anche Paolo Brosio e Mirjana mi hanno consigliato di seguire gli insegnamenti della Madonna e di rendere pubblica testimonianza. Anche Paolo Brosio all’inizio temeva di essere preso per un fanatico o per un pazzo. Ma la fiducia nella Madre di Dio è immensa e perciò ha scritto un libro “A un passo dal baratro” per aiutare chi si trova nel dolore e si sente solo.”

Hai visto il diavolo, cosa è successo?
“E’ accaduto dopo che mi sono arrabbiato con padre Pio a San Giovanni Rotondo. La sera quando sono andato a letto, mentre stavo per addormentarmi ho sentito un peso sul mio letto. Mi sono voltato è ho visto un saio con il cappuccio che saltava. Terrorizzato ho guardato quel saio e ho notato che all’interno non c’era nessuno. All’improvviso mi è saltato addosso e mi ha fatto “nuovo, nuovo”. Non ho mai avuto paura in vita mia, ma quella sera me la sono fatta addosso. Il giorno dopo sono andato da un frate francescano della chiesa per raccontare il fatto e lui mi ha detto che era il diavolo che mi perseguitava perché non voleva che mi convertirsi e chi mi avvicinassi a Gesù e alla Madonna. Mi stava perdendo. Per protezione contro il demonio mi ha regalato un rosario con cui recito le Ave Maria.”

Hai una grande devozione per San Padre Pio?
“Si, perché io e Betta abbiamo sempre pensato che Joshua parlasse con Padre Pio da quando aveva 8 mesi. Un giorno è successo che con lo sguardo perso nel vuoto parlava come se avesse un interlocutore. Gli chiedemmo con chi parli? E lui sorridente disse “Pa Pio” indicando un quadro che era appeso nella nostra casa. Quando abbiamo scoperto che il bambino aveva un tumore è stato il giorno 23, giorno in cui è morto Padre Pio. E’ stato un segno. Quando siamo andati a Medjugorje, io povero cristiano poco esperto di cose della Chiesa, avevo paura che San Padre Pio fosse geloso di questo pellegrinaggio. I frati, invece, mi dissero, che Padre Pio voleva che noi ci rivolgessimo alla Madre di Dio e di Gesù. San Padre Pio non fa miracoli, intercede per noi presso Nostro Signore. A Medjugorje abbiamo incontrato la veggente Mirjana a cui la Madonna ha chiesto di pregare principalmente per i non credenti e per chi frequenta la Chiesa per tradizione e non per fede. Lei ci ha detto che non siamo soli e di testimoniare sempre la nostra esperienza per aiutare il prossimo che ha perso la speranza.”

Un uomo misterioso e una donna sconosciuta consigliano l’operazione a Firenze
“Il 17 novembre Joshua, si recherà a Firenze per sottoporsi a un difficile intervento chirurgico per togliere il “neuroblastoma mediastinico tra il cuore e i polmoni, con infiltrazione midollare e metastasi scheletriche”. Una operazione difficilissima che i medici di San Giovanni Rotondo o di Milano non hanno voluto effettuare. Anche questo evento, racconta Manuel, è nato da un segno ricevuto dalla Madonna, infatti: “Avevo perso la speranza di poter operare mio figlio, ma un giorno mi sono recato a Canosa. Ho avuto problemi ad una gomma dell’auto e sono andato da un gommista. Mentre ero in attesa della riparazione si è avvicinato un uomo che non avevo mai visto prima in vita mia e mi ha detto: “Come sta Joshua?”.

Gli ho spiegato che non trovavo dei medici disposti ad operarlo. L’uomo mi ha detto di seguirlo e mi ha presentato una signora a cui ha raccontato la mia storia. La donna, che aveva vissuto una storia simile con suo fratello di 17 anni, ci ha consigliato di rivolgerci all’ospedale di Firenze. E mi ha ringraziato per avergli dato la possibilità di sciogliere il voto che aveva fatto alla Madonna di aiutare altre persone che si trovano nelle sue stesse difficoltà”. Manuel e Betta sono fiduciosi che tutto andrà bene perché la Madonna li protegge… “Il buon Dio sa di cosa abbiamo bisogno e sa ascoltare”. Speriamo che questa storia abbia un lieto fine. Di certo, per Manuel e Betta la gioia di questi eventi “sopranaturali” ha scacciato il dolore per la malattia del figlio.

Manuel, che per professione fa l’attore comico, si è tolta la maschera di Pulcinella e dal suo viso è uscita una lacrima di gioia e di dolore. Una storia che ci ha commosso profondamente e di cui abbiamo solo tracciato qualche spigolatura, ma che ci lascia molto turbati … Ognuno di noi ha La sua “croce” e spesso si sente solo e abbandonato. Poi accade qualcosa che non ti aspetti e torna la gioia nella vita grazie alla Misericordia di Dio. E anche i non credenti si fermano un momento a meditare su questi fatti misteriosi!