L’Esorcista:ragazzi attenti satana si nasconde anche nel Web. State lontani dall’occulto.

Le parole del Papa hanno contribuito ha risvegliare le coscienze su determinati argomenti che alcuni hanno rimosso

« Papa Francesco che della realtà del Demonio ne parla spesso, ha suscitato una presa   di coscienza più forte da parte di tutte le realtà ecclesiali sulla presenza del Maligno che agisce direttamente o indirettamente. Il fenomeno è forte, noi incontriamo quotidianamente persone affette da questi problemi, e riceviamo decine di segnalazioni ogni giorno. C’è molto ‘lavoro’ per gli esorcisti di questi tempi».

Don Aldo Buonaiuto, demonologo ed esorcista, lei è uno dei relatori al corso e dal 2002 anima il servizio anti-sette della Comunità Papa Giovanni XXIII che collabora anche con la polizia di Stato. Qual è il polso della situazione?

«Nel 2014 abbiamo ricevuto oltre 1.500 richieste di aiuto con 696 casi trattati. Nostro scopo è mettere in guardia dal dilagante occultismo e satanismo, realtà che possono essere corree a quelle del Maligno. Ci si entra in contatto magari perché attratti dal loro fascino ma si può finire per scatenare Satana davvero».

Chi sono i più esposti?
«Senza dubbio i giovani. Sfogano il loro bisogno di ricerca del soprannaturale soprattutto in Internet, ma questi viaggi tenebrosi possono far tramutare l’incontro virtuale in uno reale».

Come si riconosce un caso psichico da una vera possessione?

«Tante persone che fanno esperienza dell’occulto sono segnate da turbamenti molto profondi, laceranti, trovano pace e serenità soltanto dopo aver affrontato il rito esorcistico straordinario. Oggi a noi si rivolgono anche molti non credenti, un fenomeno in evoluzione, ci chiedono di essere liberati da mali indecifrabili per cui non hanno trovato risposta nella medicina. Attenzione però, i casi veri sono sempre estremi, serve prima una diagnosi clinica e poi un serio discernimento da parte del prete esorcista, l’unico autorizzato a trattare col Demonio».
 
Come si manifesta?
«Disturbi tipici sono quelli per cui una persona sente una presenza interiore che non può controllare, a volte fino a sentirsi sdoppiata, voci che spingono ad assumere comportamenti negativi, improvvisa avversione alle realtà sacre».

Qual è la procedura?
«Se tutto ciò non è riconducibile a un malessere fisico, si compie una preghiera di liberazione e un piccolo esorcismo in cui si chiede la liberazione dal male. Se non è risolutivo si procede all’esorcismo vero e proprio dove si chiede al Demonio di uscire da quella persona. Di lì man mano si deve vedere come reagisce il posseduto, a volte il Diavolo tormenta per lungo tempo e possono volerci anni».

Questo è il caso delle possessioni. Satana agisce in altri modi?

«Con le infestazioni, quando una persona ha un malessere a contatto con determinati oggetti o in un ambiente particolare dove magari è stato compiuto un maleficio, un sacrilegio o una messa nera. Lì l’esorcista interviene compiendo benedizioni per disinfestare l’ambiente o l’oggetto. Infine, ci sono le vessazioni, quando cioè il Maligno si accanisce con un atto persecutorio su una persona, una tortura, per esempio provocando forti forme ansiogene».

Lei non ha paura quando lo affronta?

«No, penso che sia più il Demonio a dover aver paura di me. Tutti noi cristiani nella fede sappiamo che è Gesù che ha vinto le Tenebre, è più importante aver timor di Dio che del Diavolo: la prima è una virtù, mentre l’arte del demonio è infondere paura».